SALARY GUIDE 2019 - Gruppo Italia Energia

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SALARY GUIDE 2019

SOMMARIOIntroduzione 3Tendenze del mercato del lavoro in Italia Aziende5Professionisti9Analisi dei settori aziendali e griglie di ation Technology22Insurance25Life Sciences27Oil & Gas30Sales & Marketing33Hays Italia Salary Guide 2019 2

SALARY GUIDE 2019:HAYS SVELA IL FUTURODEL MERCATO DEL LAVORO IN ITALIACarlos Manuel SoaveManaging Director, Hays ItaliaCon l’edizione 2019 della Salary Guide, Hays vuole indagare come sta cambiando il mondodel lavoro in Italia e quali saranno i nuovi trend che in futuro domineranno il mercatooccupazionale.Nella prima parte dell’indagine, Hays intervista un panel di aziende e professionisti italiani, mettendo a confronto il loroparere sulle principali tematiche che caratterizzano l’attuale universo lavorativo. Ne consegue un’overview a 360 gradisul mercato del lavoro in Italia che mette in luce punti di forza e criticità da affrontare nel breve - medio termine.Nella seconda parte della Salary Guide, Hays fornisce un’analisi accurata sullo stato di salute e i possibili scenari futuridelle 8 divisioni di business in cui è attiva in Italia. In particolare, per ciascun settore aziendale - dal Banking all’Engineering,dal Finance all’IT, dall’Insurance al Life Sciences, passando per l’Oil & Gas e il Sales & Marketing - Hays pubblica le grigliesalariali, suddivise in base all’esperienza e alla città, relative alle diverse funzioni aziendali.Hays Italia Salary Guide 2019 3INTRODUZIONELe novità dell’edizione 2019 della survey condotta da Hays si concentrano sulla crescente attenzione da parte delle impreseverso il benessere e la qualità della vita dei propri collaboratori. Ecco, quindi, che la gestione delle risorse umane diventasempre più flessibile, grazie anche alle politiche di smart working, e i progetti di welfare aziendale sono sempre più diffusiper motivare le risorse e farle sentire più apprezzate sul lavoro.

I NUOVI TRENDDEL MERCATO DEL LAVOROIN ITALIALE AZIENDEIl 28% delle aziende intervistate sostiene che la situazionedel mercato del recruiting in Italia è in miglioramento, mentreil 36% la ritiene stabile. Solo un timido 18% del campionesostiene che aumenterà il livello di investimenti nelle RisorseUmane nel 2019, alla luce delle novità introdotte dal DecretoDignità. La maggior parte delle aziende (71%) invece simantiene cauta, affermando che manterrà lo stesso livellodi investimenti rispetto allo scorso anno.Per fidelizzare i propri dipendenti, il 50% delle impreseintervistate da Hays dichiara di offrire ai propri collaboratoriun programma di welfare aziendale, concentrandosiin particolare sull’area “medicina e salute”. Inoltre, il 49%delle aziende che attualmente non prevede un programmadi welfare aziendale pensa comunque di introdurlo in futuro.I PROFESSIONISTIIl 26% dei professionisti che hanno preso parte alla ricercaritiene stabile il mercato del recruitment nel nostro Paese,mentre il 29% lo considera addirittura in miglioramento.Dal punto di vista del trattamento salariale, si registraun trend positivo: il 61% del campione dichiara di aver vistoaumentare il proprio stipendio dall’ultima volta che hacambiato lavoro e, in parallelo, il 57% considera il propriosalario adeguato alla posizione lavorativa ricoperta.Se si considera, invece, il tema flessibilità e lavoro da remoto,il 69% dei professionisti italiani è entusiasta di ricorrere allosmart working quando l’azienda lo prevede. Inoltre, nell’otticadi un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro, circa la metàdel campione (46%) è impiegata in un’azienda che mettea disposizione programmi di welfare aziendale.

ANDAMENTO DEL MERCATO DEL LAVOROCOSA PENSANO LE AZIENDE?Il campione di intervistati è compostoda un panel di 150 aziende ed è formatoper il 40% da realtà italiane, mentre per il60% da multinazionali. Il 42% delle aziendeintervistate conta fino a 100 dipendenti,contro il 31% che annovera un organicotra 101 e 500 professionisti.Il candidato idealeUn dato interessante che emerge dall’indagine riguarda iprincipali requisiti ricercati in un professionista: l’approcciocurioso e proattivo verso il lavoro (51%) è al primo posto,superando addirittura esperienza pregressa (38%),referenze (7%) e titolo di studio (4%) che negli anni passatiavevano invece maggior peso nel processodi selezione.I dati del sondaggio testimoniano anche l’importanzadelle competenze linguistiche: l’81% delle aziende intervistatedichiara di guardare con particolare interesse ai candidati chedimostrano di saper parlare le lingue straniere fluentemente.Quelle più richieste? A differenza del pensiero comune, oltreall’inglese che è sempre un must have, il francese (46%) è laseconda lingua più richiesta, surclassando il tedesco (44%),lo spagnolo (34%) e il cinese (20%).Infine, fra le competenze professionali fondamentali oggiper fare carriera, ci sono le skill digitali e dalla Salary Guideemerge una top 5 che vede al primo posto la capacità digestire i Big Data (con il 55% delle preferenze), seguita dapadronanza di digital marketing (48%), social media (42%),SEO e SEM (31%) e web reputation (18%).Le aziende, interrogate sulla situazione delmercato del recruiting in Italia, rispondonoper il 36% che la situazione è stabile, mentreun più esiguo 28% ritiene lo stato attualein miglioramento. Di contro, un consistente30% considera ancora difficoltoso il nostroscenario lavorativo.Hays Italia Salary Guide 2019 5MERCATO DEL LAVORO - IL PUNTO DI VISTA DELLE AZIENDENella prima parte della Salary Guide,Hays affronta tematiche inerenti al mondoprofessionale, più che mai attuali,dal punto di vista delle aziende. La società direcruitment ha, infatti, interrogato le impresesui nuovi trend del mercato di riferimento:dalle politiche retributive al Social Recruiting,dalla flessibilità lavorativa (smart working)ai programmi di welfare aziendale, fino allasempre maggiore attenzione al well-beingdei dipendenti.

Cosa ritiene più importantequando ricercate un candidato?Titoli di studio4%Una solida esperienza38%libero e meno stress). Proprio per questi motivi, lo smartworking è offerto dal 55% delle realtà aziendali intervistate.Mentre i tempi non sembrano essere ancora maturi peril discretionary time off (possibilità di assentarsi o prendereferie senza richiedere l’autorizzazione): solo il 2% delleaziende offre, infatti, questa alternativa a quadri e manager.Nella sua azienda sono previste politichedi flessibilità lavorativa? (domanda e risposta multipla)Smart workingOttime referenze7%55%Orari flessibiliCuriosità e proattività51%85%Discretionary time off(possibilità di assentarsi o prendere ferie senza richiedere l’autorizzazione)Oggi le aziende hanno compreso quanto sia importante,se non indispensabile, affiancare alle modalità più classichedi ricerca del personale, anche il social recruiting. In fase diselezione, infatti, il 56% delle aziende esegue uno screeningdei profili del candidato, contro un 44% che si astiene daquest’attività, ritenendola un’invasione della privacy.Secondo le imprese italiane, i vantaggi del social recruitingsono molteplici: innanzitutto, offre la possibilità di avere unavisione più completa del professionista che si sta esaminando(90%), lasciando trapelare in molti casi anche l’aspettoattitudinale e psicologico dei candidati. Il social recruitingpermette anche di accertare eventuali attitudini professionaliattraverso la partecipazione a community (40%), oltre agarantire l’opportunità di informarsi sulla rete dei contattiprofessionali del candidato (13%). Un altro vantaggiodato dalla possibilità di esaminare i profili online è senzadubbio quello di poter individuare più facilmente eventualiincongruenze nelle esperienze di lavoro dichiarate (12%).Il social più utilizzato dai recruiter per selezionare icandidati si conferma LinkedIn. Anche se negli ultimi mesiFacebook e Instagram fanno registrare una rapida crescita,passando in un anno, rispettivamente, dal 66% al 77% dellepreferenze e dal 16% al 43%. In particolare, è notevolela crescita di Instagram dovuta anche a una migrazionesempre più corposa di utenti da Facebook verso il socialdegli Igers. Infine, i selezionatori si dedicano all’analisi deicandidati ricercando informazioni anche su eventuali blogpersonali (15%).Dai dati della Salary Guide emerge come le informazionireperite sui profili social del professionista non siano peròsempre discriminanti: solo il 38% del campione dichiara,infatti, di avere escluso dalla selezione un candidatoa seguito di uno screening social.2%Altro2%Per i lavoratori italiani, l’equilibrio tra la vita privatae quella lavorativa ha assunto negli ultimi anni primariaimportanza. Questo aspetto ha portato a un nuovoapproccio propositivo anche da parte dei datori di lavoroche puntano ad acquisire e trattenere personale di talento.Ecco, quindi, che le aziende stanno realizzando quanto puòessere importante supportare il corretto work-life balancedei propri dipendenti, consapevoli del fatto che avere insquadra lavoratori soddisfatti influisce positivamente sullaproduttività. I dati della Hays Salary Guide confermanoquesta tendenza: il 69% delle aziende intervistate, infatti,considera questo genere di iniziative utili a migliorarele performance lavorative e solo il 31% gli attribuisceun’importanza relativa o le considera prive di utilità.Quanto le iniziative volte a promuovere il correttowork-life balance dei dipendenti influisconosulle loro performance lavorative?Molto, l’equilibrio tra vita privata e vita lavorativa è fondamentaleper avere dipendenti soddisfatti e quindi maggiormente performanti69%Discretamente, anche se non riteniamo queste iniziative indispensabili27%Poco, non riteniamo possano influire significativamentesulla produttività dei dipendenti4%Le politiche di flessibilità lavorativaIl 61% delle aziende intervistate da Hays dichiaradi prevedere politiche per la flessibilità lavorativa.La possibilità di usufruire di orari di lavoro flessibiliè garantita dall’85% delle aziende. Inoltre, sta prendendosempre più piede anche lo smart working, o lavoro agile,che presenta molti vantaggi sia dal lato del datore di lavoro(riduzione dei costi di gestione degli uffici e aumentodella produttività) che da quello dei lavoratori (più tempoHays Italia Salary Guide 2019 6MERCATO DEL LAVORO - IL PUNTO DI VISTA DELLE AZIENDEIl Social Recruiting

Benefit, welfare e wellbeing aziendaliOggi un’impresa per essere competitiva e appetibilesul mercato deve offrire, oltre ad una buona politicaremunerativa che comprenda benefit economici e non,un sistema di welfare aziendale che consenta ai propridipendenti di lavorare in condizioni ottimali.La quasi totalità (95%) delle aziende intervistate ritieneche i bonus economici siano uno strumento importanteper la soddisfazione del personale e l’80%, effettivamente,li eroga ai propri dipendenti. Ma non solo: il 71% del campionesostiene di offrire anche altre tipologie di benefit: i piùdiffusi sono il telefono cellulare (92%), l’auto aziendale(83%), seguiti dall’assicurazione sanitaria integrativa (53%)e da convenzioni stipulate con società di servizi (30%).In tema, invece, di welfare aziendale, il campione si dividea metà: solo il 50% delle aziende lo prevede già. Tra coloroche, invece, ancora non hanno messo in pista queste politiche,il 49% sta pianificando di introdurle in futuro.Nello specifico, la top five delle aree dove si concentrail maggior numero di proposte welfare vede al primo postola sfera “medicina e salute” (69%), seguita a pari merito (58%)da “cultura&tempo libero” e da “servizi per la famiglia”. Terzogradino del podio per la “previdenza integrativa” con il 47%delle preferenze, seguita dall’area “benessere e sport” (38%).Chiude la classifica “l’istruzione” (31%).Che tipo di programmi di welfare aziendaleprevede la sua azienda? (domanda e risposta multipla)Cultura e tempo libero58%sulla corretta alimentazione e il 40% campagnedi sensibilizzazione su una vita sana e attiva.Infine, vengono proposti corsi di yoga, meditazione e fitnessnel 33% dei casi.Per favorire il well-being dei dipendenti, lasua azienda offre servizi e corsi focalizzatisull’equilibrio psicofisico? (domanda e risposta multipla)Corsi di yoga e meditazione33%Corsi di fitness33%Workshop sulla corretta alimentazione47%Campagne di sensibilizzazione su una vita sana e attiva40%Percorsi specifici a favore di coloro che vorrebbero smettere di fumare0%Consigli per imparare a gestirelo stress lavorativo67%Altro7%Medicina e salute69%58%Benessere e sport38%Previdenza integrativa47%L’importanza di queste iniziative è testimoniatadall’entusiasmo riservato loro dai dipendenti: le aziende,nell’80% dei casi, affermano di registrare una partecipazionealle attività proposte che definiscono discreta o addiritturaelevata.Qual è il livello di adesione a queste Nell’ottica, poi, di salvaguardare il benessere psico-fisicodei professionisti, si sta iniziando a diffondere nelle aziendeitaliane il concetto di well being, anche se la strada da faresembra ancora molto lunga e i tempi non appaiono maturi:purtroppo, nonostante il detto comune mens sana incorpore sano, solo il 17% delle imprese offre ai dipendentiservizi e corsi focalizzati sul giusto equilibrio tra mentee corpo. Tra le poche aziende pioniere, il 67% offre corsisulla gestione dello stress lavorativo, il 47% workshop53%DiscretoHays Italia Salary Guide 2019 7MERCATO DEL LAVORO - IL PUNTO DI VISTA DELLE AZIENDEServizi per la famiglia

Nonostante le novità introdotte dal Decreto Dignità,le imprese italiane sono ancora titubanti e, solo un cauto18%, dichiara che aumenterà il livello d’investimentinelle Risorse Umane nel corso del 2019, mentre il 71%lo manterrà stabile. Infine, vi è comunque un 12% checonferma una riduzione negli investimenti sulla selezionedi nuovi professionisti.Per chi è alla ricerca di nuovi talenti da inserire nel proprioorganico, nell’anno in corso la ricerca di professionistisi focalizzerà soprattutto su profili tecnici o di middlemanagement (71%), figure con una breve esperienzaprofessionale (48%), oltre a tirocinanti e apprendisti (35%).Mentre la richiesta di profili di top managementè più contenuta e si attesta intorno al 13%.MERCATO DEL LAVORO - IL PUNTO DI VISTA DELLE AZIENDEPrevisioni per il 2019Hays Italia Salary Guide 2019 8

IL MERCATO DEL LAVORO NEL 2019DALLA “VIVA VOCE” DEI PROFESSIONISTIHanno risposto alla survey 600 professionistiappartenenti a diversi settori. Il 91% degliintervistati ha attualmente un’occupazione,mentre il 9% risulta essere disoccupatoProfessionisti occupatiSi divide il mondo dei professionisti italiani in meritoallo stato di salute del mondo del recruitment italiano:è positiva la percezione del 32% dei lavoratori, che loconsidera in miglioramento o addirittura ottimo; il 26%lo reputa stabile, contro un consistente 42% che, invece,lo percepisce come difficile o pessimo.In merito alla realizzazione delle aspettative di carriera,il 41% dei professionisti dichiara di aver raggiuntogli obiettivi prefissati nel 2018, anche se con qualchesacrificio, tuttavia il 48% ammette di non esserci riuscito.L’11%, infine, è disilluso e dichiara di non nutrire particolariaspettative di crescita professionale.Anche per chi è riuscito ad afferrare una nuova opportunitàlavorativa, riscontare qualche difficoltà, soprattuttonel primo periodo, è del tutto naturale. Il primo scoglioè di tipo psicologico, legato al fatto di dover esplorareun ambiente completamente sconosciuto (61%). Per il 51%dei professionisti la principale fonte di stress è data, invece,dalla poca familiarità con le nuove procedure e il nuovomanagement. Infine, il 34% non nega di vivere una piccolafrustrazione quando il nuovo stipendio si rivela poco in lineacon le proprie aspettative.Il Social RecruitingL’indagine condotta da Hays mette in luce come sia semprepiù alto il numero di professionisti che si affida ai socialmedia per trovare un nuovo lavoro. Mentre fino allo scorsoanno la modalità più seguita dalle persone in cerca dinuova occupazione era ancora quella di affidarsi a contattipersonali - tramite conoscenze, amici e parenti - i nuovi daticertificano l’avvenuto sorpasso da parte dei social networkprofessionali: anno su anno, la percentuale fatta registraredalle piattaforme social passa dal 61% al 67% contro lapercentuale di coloro che si affidano al passaparola cheresta, invece, stabile al 63%. Buoni anche i numeri dellesocietà di ricerca e selezione che si attestano attorno al59%: il recruiter è, infatti, lo specialista del settore, in gradodi comprendere quali sono le esigenze e i trend del mercatodel lavoro, facendo incontrare aziende e lavoratori.Cresce anche il numero di professionisti che ritiene giustoche le aziende eseguano uno screening delle informazionicontenute nei profili social – solo se si tratta di quelliprofessionali: rispetto allo scorso anno la percentuale passadal 53% al 60%. Il dato è confermato anche da un’altrapercentuale: il 58% del campione ammette di investiretempo ed energie per costruirsi una web reputationin ambito professionale, proprio per l’importanza cheattribuisce al web e alle piattaforme social. LinkedIn – conil 100% delle preferenze - è considerato lo strumento piùHays Italia Salary Guide 2019 9MERCATO DEL LAVORO - L’OPINIONE DEI PROFESSIONISTIÈ riuscito a soddisfare le proprie aspettativedi carriera? Usa i Social per costruirsi unaweb reputation? Investe in formazione peraggiungere valore al suo CV?Sono solo alcune delle domande che Haysha rivolto ai professionisti italiani, chiamandolia esprimere un parere su diverse tematichelegate al mondo del lavoro in Italia.

Benefit e politiche salarialiI dati raccolti dal sondaggio mettono chiaramente in luceun trend positivo dal punto di vista del trattamentoretributivo: il 61% del campione dichiara di aver vistoaumentare il proprio stipendio dall’ultima volta che hacambiato lavoro, mentre per il 21% il pacchetto retributivoè rimasto invariato. Solo un più sfortunato 7% l’ha vistodiminuire rispetto alla precedente situazione lavorativa.Inoltre, il 57% dei professionisti intervistati ritiene la propriaretribuzione adeguata - o perlomeno accettabile – rispettoal lavoro che svolge. Di contro il 43% lamenta uno stipendiotroppo basso.L’83% dei professionisti ritiene i benefit un ottimostrumento di retention e, non a caso, la quasi totalitàdegli intervistati (96%) dichiara di valutarne la presenzanelle offerte di lavoro. Sono considerati i più ambiti:l’assicurazione sanitaria (76%), l’auto aziendale (75%)e l’asilo aziendale (41%), quest’ultimo in continua crescitanell’ottica di un sempre più desiderato equilibrio tra vitalavorativa e sfera privata.Dall’ultima volta che ha cambiato lavoro,il suo pacchetto retributivo:È aumentato61%È rimasto costante21%È diminuito7%l’84% del campione le ritiene fondamentali.Il digitale, infatti, è ormai una componente chiave in tuttele professioni e le aziende cercano profili sempre più formatida questo punto di vista. Per questo, risulta imprescindibileche i professionisti si impegnino a tenere il proprio portafogliodi competenze digitali sempre al passo con i tempi.Ma quali sono le skill digitali più richieste nel mondodel lavoro secondo il campione? Per il 49% una delleabilità fondamentali che ogni professionista dovrebbeavere è la capacità di comprendere e utilizzare al meglioi social media, perché è ormai certo che hanno assuntoun’importanza strategica anche nei piani di sviluppoaziendali. Un’altra skill particolarmente gettonata (48%)è quella relativa all’analisi e gestione dei Big Data.Le aziende raccolgono enormi quantità di dati che possonoessere estremamente preziosi se interpretati e rielaboratida esperti di Analytics. Infine, le buone competenzein ambito digital marketing fanno registrare il 45%delle preferenze. Il professionista che, oltre a conoscereil funzionamento dei diversi canali digital e social, sa ancheinteragire con ognuno di essi per creare delle sinergievincenti, è sicuramente una risorsa preziosa all’internodella realtà aziendale.I programmi di welfare e well-being aziendaleL’attenzione al benessere e alla qualità della vitadei propri collaboratori è un fattore percepito come semprepiù determinante all’interno delle aziende, anche perchési riflette sulla produttività e la crescita del business.Quasi la metà (46%) dei professionisti intervistati, infatti,dichiara che l’azienda per cui lavora offre programmi diwelfare aziendale. I servizi a cui i professionisti hannomaggiormente accesso sono concentrati nelle aree“medicina e salute” (70%), “previdenza integrativa” (44%),“cultura e tempo libero” (41%), oltre ai “servizi per lafamiglia” (31%).L’azienda in cui lavora offre programmidi welfare aziendale?54%No46%SìNon posso rispondere perché non ho mai cambiato lavoro11%Soft skill e digital skillI professionisti italiani puntano sulla formazioneper arricchire il proprio curriculum. In particolare hannoconcentrato le energie per sviluppare le proprie soft skill(YoY dal 53% al 59%), ovvero tutta quella seriedi competenze trasversali che permettono di affrontarecon successo il mondo del lavoro e che pertanto sonosempre più ricercate dai recruiter. Il 52% del campioneintervistato dichiara di aver investito nel percorso accademico,con Laurea, Master o PhD. Il 47% dei professionisti ha, infine,deciso di puntare sulle conoscenze linguistiche.Oltre all’inglese, gli intervistati optano per tedesco (27%),spagnolo (25%), francese (24%) e cinese (12%).Grande attenzione anche per le digital skill:Hays Italia Salary Guide 2019 10MERCATO DEL LAVORO - L’OPINIONE DEI PROFESSIONISTIefficace per la ricerca di una nuova occupazione.Ma ci sono anche altri social utili per trovare lavoro:ad esempio Instagram fa registrare un balzo in avantidi 2 punti percentuali, dal 14% al 16%. I motivi sono diversi,primo fra tutti il costante aumento del numero di iscrittiche in Italia si attesta ormai intorno ai 19 milioni, con untasso di crescita del 36% su base annua. Fra gli altri socialutilizzati per la ricerca di nuova occupazione, figuranoanche Facebook (23%) e Twitter (8%).

Situazione in leggero miglioramento se si approccia il tema“lavoro agile”: i professionisti dichiarano che il 36%delle aziende lo propone come modalità lavorativa.Quando previsto, il 69% dei lavoratori ne usufruiscecon frequenza variabile: il 38% una volta alla settimana,il 32% più giorni al mese e il 15% almeno una volta al mese.Le motivazioni che spingono i professionisti ad approfittaredello smart working sono diverse: prima fra tutte,la possibilità di ridurre tempi e costi relativi al tragittocasa-lavoro (con più della metà delle preferenze, 51%),seguita dalla possibilità di avere maggiore autonomiaorganizzativa (47%) e di raggiungere un equilibrio migliorefra lavoro e famiglia (32%).Indichi a quali aree appartengono i servizidisponibili (domanda e risposta multipla)Cultura e tempo libero41%Medicina e salute70%Servizi per la famiglia31%Indipendentemente dallo smart working, il 59%delle aziende permette ai lavoratori di avere orari flessibili,ma solo il 29% prevede il Discretionary Time Off,la possibilità cioè, per le figure apicali, di assentarsidal lavoro senza farne richiesta formale.Benessere e sport27%Secondo il 41% dei professionisti, in azienda si tienein considerazione il work-life balance dei dipendenti e il 34%ammette di avere un capo ufficio attento alla vita privatadei propri collaboratori. Ma la strada da percorrere è ancoramolto lunga poiché, per il 50% dei professionisti, le aziendeitaliane sembrano ancora focalizzate unicamente sull’aspettoprofessionale. I professionisti italiani, invece, sognano aziendeche propongano anche corsi di lingua e di formazione (89%),attività di team building (60%) e attività culturali di varianatura (47%) da svolgere con i propri colleghi.Previdenza integrativa44%Istruzione12%Altro5%Nella sua azienda, è tenuto in considerazioneil work-life balance dei dipendenti?Sì10%No50%Sì, ma ci sono dei margini di miglioramento31%Non so9%L’azienda in cui lavora offre programmidi well-being, volti all’equilibrio psicofisicodei dipendenti?Previsioni per il 201988%No12%SìTiepida la reazione dei professionisti italiani alle novitàintrodotte dal Decreto Dignità: secondo il 49% non cisaranno significativi miglioramenti per chi è alla ricercadi un nuovo lavoro, mentre il 44% non sa valutare l’impattodelle nuove misure varate dal Governo sull’occupazione.8 professionisti su 10 (82%) sostengono comunque di volercambiare lavoro nell’arco del 2019: le principali ragioni?La ricerca di una maggiore soddisfazione professionale(59%), uno stipendio o una prospettiva di crescita migliori(54%), seguiti dall’esigenza di far coincidere meglio vitalavorativa e personale (anche se con una percentuale piùbassa rispetto alle altre motivazioni, 22%). Fra coloro chehanno dichiarato di voler cercare alternative all’attualesituazione lavorativa, il 50% lo sta facendo da meno di 6mesi e il 15% da meno di un anno.Hays Italia Salary Guide 2019 11MERCATO DEL LAVORO - L’OPINIONE DEI PROFESSIONISTILa consapevolezza che l’azienda prende a cuoreil benessere psicofisico dei propri dipendenti contribuiscea motivare i collaboratori e farli sentire più apprezzati,con una diminuzione dei livelli di stress e un clima aziendalepiù collaborativo. Tuttavia le aziende italiane vengonopercepite “in ritardo” rispetto a queste tematiche:solo il 12% degli intervistati dichiara che la propria aziendaoffre programmi di well-being dedicati ai lavoratori comecampagne di sensibilizzazione a una vita più sana, consigliper imparare a gestire lo stress o workshop sulla correttaalimentazione. Inoltre, solo la metà (47%) dei professionistine usufruisce perché dichiara di non avere tempo (47%) operché le iniziative sono programmate in orari scomodi (7%).

Professionisti non occupatiVorrebbe cambiare lavoro nel 2019?18%No82%SìIl numero di intervistati che dichiara di non avereun’occupazione corrisponde al 9% del campione.Di questi, il 24% è inoccupato da più di un anno,il 10% ha perso il lavoro da più di sei mesi,il 18% da più di tre mesi e il 48% da meno di 3.Quali sono i principali motivi che hanno portatoalla disoccupazione? Per il 27% degli intervistatile dimissioni, mentre per il 23% il licenziamento o la perditadel lavoro avvenuta in età adulta. Infine, l’11% sostienedi non trovare opportunità di lavoro in linea con le proprieaspettative nella zona in cui risiede.Il 42% dichiara di essersi dedicato attivamente alla ricercadi un lavoro da meno di 3 mesi, il 26% da 4 a 6 mesi,l’8% da 7 mesi a 1 anno, mentre il 24% da più di 1 anno.A differenza dei professionisti occupati che utilizzanoregolarmente i social media per cercare un nuovo impiego,i non occupati considerano ancora i contatti personalicome la via più facile per trovare un nuovo lavoro (78%).Perché vorrebbe cambiare lavoro?(domanda e risposta multipla)Noia6%Stipendio migliore54%Maggiore soddisfazione professionale59%Maggiori benefit10%In ogni caso, anche i professionisti non occupati strizzanol’occhio ai social media. Il 77% degli intervistati ritiene,infatti, giusto che in fase di selezione le aziende eseguanouno screening delle informazioni contenute sui profili deicandidati. Anche per questo motivo, il 73% utilizza LinkedIn,seguito da Facebook e Instagram, per costruirsi una webreputation in ambito professionale.Per rendersi più spendibili sul mercato del lavoro,il 60% del campione non occupato investe sul percorsoaccademico, il 58% sullo sviluppo delle competenzetrasversali e il 51% sullo studio di una lingua straniera(oltre all’inglese, si punta su cinese, tedesco e spagnolo).Inoltre, 9 su 10 (93%) ritengono utile avere competenzedigitali, ormai necessarie per qualsiasi tipo di lavoro.Tra le principali, le conoscenze in digital marketing e socialmedia (55%), in web reputation (48%), Big Data (31%),SEO e SEM (29%).Prospettive di crescita54%Progetto più interessanteMERCATO DEL LAVORO - L’OPINIONE DEI PROFESSIONISTI20%Insoddisfazione con il precedente datore di lavoro17%Vorrei cambiare il settore di mercato13%Far coincidere meglio vita professionale e personale22%Per arricchire il ventaglio delle skill professionali21%Altro2%Hays Italia Salary Guide 2019 12

BANKINGIL SETTORE DOVRÀ GESTIRE LE SFIDEDEL CAMBIAMENTOI PROFILI PIÙ RICHIESTI? QUELLI UTILIPER FRONTEGGIARE LA DIGITAL DISRUPTIONTrend di selezioneLe figure professionali più ricercate sono senza dubbioquelle legate alle tecnologie digitali, come i Big Data,la Cyber Security e la multicanalità. Interessanti anchele prospettive di occupazione per i Project Managerche vantano skill sempre più trasversali tra business e IT.In parallelo, continuerà ad esserci una forte richiestadi professionalità legate al core business bancario,ma queste figure dovranno dimostrare di avere consolidatetechnical skills che strizzano l’occhio al digital.All’interno del comparto finanziario, il settore dei creditideteriorati continua ad alimentare buoni volumi diattività. Di contro il settore Commercial&Retail Bankingsta registrando un periodo negativo: la trasformazionedigitale che ha investito il settore, infatti, sta riducendodrasticamente il numero degli sportelli in favore delleattività online.Le figure maggiormente richieste risultano esseregli specialisti IT (Cyber Security/Digital Transformation),i Risk Manager e i Non Performing Loans Manager.Le figure meno ricercate, invece, sono quelle di Staff/Support nelle funzioni di direzione, perché si tratta di areesolitamente con basso turnover; seguono i Front OfficeRetail per via della riorganizzazione che le banche stannooperando alle unità operative a favore di sistemi e strutturedigital e mobile; infine i profili Finance, perché la funzioneè storicamente sempre ben presidiata e non subisce impattilegati al business.Hays Italia Salary Guide 2019 13BANKINGLo stato dell’arte del recruitment nel settorebancario è fortemente in evoluzione:l’intero comparto è stato investito dalla“digit

Con l'edizione 2019 della Salary Guide, Hays vuole indagare come sta cambiando il mondo del lavoro in Italia e quali saranno i nuovi trend che in futuro domineranno il mercato . Le novità dell'edizione 2019 della survey condotta da Hays si concentrano sulla crescente attenzione da parte delle imprese verso il benessere e la qualità .