Corso Di Laurea Magistrale In Economia E Gestione Delle Arti E Delle .

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Corso di Laurea magistralein Economia e Gestione delle Arti e delle attività culturaliordinamento ex D.M. 270/2004Tesi di LaureaL'assicurazione nel ramo fine art: un'analisi specifica delleproblematiche di protezione degli istituti di conservazionedi materiale archivistico e librario e l'applicazione dellenuove tecnologie dell'informazione durante la fase disottoscrizione e di gestione della polizza.RelatoreProf.ssa Stefania FunariSecondo relatore esternoDott.ssa Hellen PittinoLaureandoFrancesca PeyronMatricola 866089Anno Accademico2018 / 2019

RingraziamentiI miei ringraziamenti vanno in primo luogo alla professoressa Stefania Funari, per il suoesempio nella dedizione al sapere scientifico e per la sua competenza nell’insegnamento, e aHellen Pittino per il tempo che mi ha dedicato e per le occasioni di crescita formativa eprofessionale in cui mi ha coinvolta.Non avrei compilato questo elaborato senza il supporto di Benedetta Mattucci e di tutto lostaff delle aziende Prodoc e EDAM.Intendo ringraziare sentitamente anche la Direzione Generale della compagnia assicurativaAXA ART per avermi concesso due incontri molto produttivi presso la loro sede.

IndiceIntroduzione . 1Capitolo 1. L’assicurazione nel ramo fine art . 91.1 Il settore delle assicurazioni che operano nel ramo fine art in Italia . 121.2 Il caso di AXA ART: descrizione dei prodotti . 131.2.1 I prodotti dedicati al settore commerciale . 141.2.2 I prodotti dedicati al settore privato e alle aziende . 311.2.3 I prodotti dedicati al settore istituzionale . 471.3 Gli attori portatori di interesse nella sottoscrizione di una polizza . 501.3.1 L’assicuratore . 511.3.2 Il perito . 581.3.3 L’assicurato . 611.3.4 Il ruolo del restauratore . 64Capitolo 2. Gli archivi: conservazione preventiva, valutazione dei rischi e principiassicurativi . 672.1 Caratteristiche del materiale archivistico e documentario . 692.1.1 Carta. 702.1.2 Pergamena . 732.1.3 Papiro e altri supporti vegetali . 742.1.4 Inchiostri . 752.1.5 Adesivi e materiali sintetici . 772.1.6 Fotografie e media derivanti da registrazione elettronica . 782.2 Agenti di degrado. 792.2.1 Agenti fisici di degrado . 802.2.2 Agenti chimici di degrado . 822.2.3 Agenti biologici di degrado . 832.3 Principi di conservazione preventiva . 852.3.1 Il risk assessment . 902.3.2 La predisposizione delle misure di prevenzione delle emergenze. 942.4 Gestione delle emergenze . 972.4.1 Le procedure di messa in sicurezza. 982.4.2 La liofilizzazione del materiale archivistico colpito da bagnamento . 1022.4.3 Le procedure di ripristino e di ricondizionamento del materiale archivistico edocumentario. 1042.5 L’assicurazione degli archivi . 1072.5.1 Assicurazione degli archivi correnti . 107

2.5.2 Assicurazione degli archivi storici . 109Capitolo 3. Le nuove tecnologie dell’informazione al servizio delle assicurazioni . 1133.1 Il Regolamento ISVAP 34/2010 . 1153.2 Il Provvedimento ISVAP 7/2013 . 1163.3 L’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione per il consolidamento dellacustomer centricity . 1183.4 Le innovazioni tecnologiche maggiormente utilizzabili nel campo delleassicurazioni . 1253.5 Le iniziative di AXA per la digitalizzazione dei processi . 130Capitolo 4. Progetto per uno strumento digitale di supporto ai processi di gestione diuna polizza nel settore fine art . 1354.1 Il mercato di riferimento a cui si rivolge l’applicazione . 1374.2 Gli obiettivi dell’applicazione . 1404.3 La struttura dell’applicazione . 1414.3.1 Home page. 1434.3.2 La sezione “La mia collezione” . 1444.3.3 La sezione “I miei partner” . 1494.3.4 La sezione “La mia polizza” . 1514.3.5 La sezione “Aggiungi evento” . 1524.3.6 La sezione dedicata alla denuncia di un sinistro . 155Capitolo 5. Alcuni casi di studio ricavati dall’archivio dei sinistri gestiti dall’aziendaProdoc . 1575.1 Caso A: sinistro all’interno dell’archivio storico di un Ateneo italiano . 1585.1.1 Le problematiche del Caso A . 1655.1.2 Le opportunità per una migliore gestione del caso. 1675.2 Caso B: allagamento nei locali di conservazione di una importante bibliotecastorica italiana . 1685.2.1 Le problematiche del Caso B . 1715.2.2 Le opportunità per una migliore gestione del caso. 1735.3 Caso C: sinistro avvenuto all’interno di una biblioteca di conservazione. 1745.3.1 Le problematiche del Caso C . 1765.3.2 Le opportunità per una migliore gestione del caso. 177Conclusioni . 179Appendice 1. Prodoc, azienda leader nella messa in sicurezza e nel salvataggio dimateriale archivistico e librario a seguito di sinistro. . 183A1.1 Le specificità e gli ambiti di intervento di Prodoc. . 183A1.2 Intervista a Hellen Pittino, restauratrice specializzata e responsabile dilaboratorio presso Prodoc. . 190Appendice 2. L’applicazione per smartphone presentata nel Capitolo 4. . 1932

A2.1 La struttura dell’applicazione per smartphone ideata dal candidato . 193A2.2 Il questionario conoscitivo della collezione da inserire all’internodell’applicazione . 208Appendice 3. Le fotografie dei casi studio analizzati all’interno del Capitolo 5. . 219A3.1 Il Caso A: sinistro avvenuto nei locali di deposito dell’archivio di un Ateneoitaliano. . 219A3.2 Il Caso B: allagamento avvenuto nei locali di conservazione di una importantebiblioteca storica italiana. . 223A3.3 Il Caso C: sinistro avvenuto all’interno dei locali di una biblioteca diconservazione. . 229Bibliografia . 233Riferimenti normativi . 239Sitografia . 241

IntroduzioneIn questo elaborato si intendono analizzare le differenti problematiche relativeall’assicurazione di opere d’arte e di oggetti da collezione, con un approfondimento riguardoal peculiare settore degli archivi. In seguito, si ritiene opportuno indagare le differentiinnovazioni tecnologiche che stanno investendo negli ultimi anni il settore delleassicurazioni, riflettendo su una loro possibile applicazione nel ramo specifico del fine art. Inparticolare, si intende effettuare un’analisi delle principali problematiche che potrebberodeterminare disfunzioni e inefficienze durante tutto lo svolgersi del processo assicurativo.Nella parte finale della tesi si è proposta un’applicazione che potrebbe auspicabilmente farfronte ad alcune delle carenze individuate. Il progetto per l’applicazione per smartphone hal’obiettivo di identificare alcune opportunità per una migliore gestione delle polizzeassicurative a garanzia dei beni culturali. Infine, si intende analizzare alcuni casi studio disinistri avvenuti all’interno di istituti di conservazione di materiale archivistico e librario,identificando le criticità che sarebbero potute essere affrontate in maniera più semplice conl’utilizzo del software precedentemente presentato.L’obiettivo principale che si intende perseguire con la realizzazione di questa tesi è quello distimolare una maggiore consapevolezza e una presa di coscienza nei confronti delle realinecessità di protezione di opere d’arte e di beni culturali e delle basilari attività diconservazione preventiva, di messa in sicurezza e di ripristino da intraprendere per assicurarea questa categoria di materiale una permanenza nel tempo. Si intende inoltre indagare il ruolodi supporto agli istituti di conservazione di materiale storico, artistico e culturale chel’assicurazione potrebbe svolgere soprattutto dal punto di vista economico-finanziario per ilsalvataggio e il ripristino di opere d’arte a seguito di un sinistro.L’esperienza di stage effettuata presso l’azienda Prodoc, impresa leader nella messa insicurezza e nel ripristino di materiale archivistico, ha contribuito ad approfondire laconoscenza delle tematiche relative agli interventi da attuare sul materiale archivistico. Leproblematiche assicurative indagate nell’elaborato, inoltre, sono state analizzate con ilsupporto di AXA ART, grazie a due giornate di dialogo con i dipendenti dell’azienda.Per comprendere il settore delle assicurazioni specializzate nella copertura dei rischi chepossono occorrere su opere d'arte e oggetti di pregio storico e culturale, è necessarioanalizzare il contesto particolare del sistema dell'arte e il significato che può assumere iltermine collezione, così spesso utilizzato all'interno di questo elaborato.1

Nel sistema dell'arte si possono rinvenire attori e soggetti che presentano necessità diverse, aseconda dei servizi accessori di cui necessitano per la gestione, la tutela, la manutenzione el’assicurazione dei beni che possiedono. Innanzitutto, occorre effettuare una primaripartizione dei diversi attori che fanno parte di questo sistema, suddividendoli a secondadella loro identità sociale ed economica: nel ramo a gestione pubblica e quello a gestioneprivata. All'interno della categoria dei soggetti pubblici possono essere ascritti musei,biblioteche, archivi, e tutti quegli enti che custodiscono beni di proprietà di una nazione e lacui gestione è sottoposta ad un intervento statale. Nel settore dei soggetti privati, invece, èpossibile individuare due ulteriori categorie che differiscono tra loro per la tipologia diutilizzo che fanno dei beni artistici e culturali, coloro che hanno uno scopo prettamentecommerciale e acquista le opere d’arte con il fine di rivenderle sul mercato con la speranza diottenere un utile da questo secondo scambio; e coloro che acquistano i beni con la solafinalità di custodia ed esposizione.Nella categoria degli attori privati con un'ottica prettamente commerciale possono essereascritti soggetti come le gallerie e i mercanti d'arte e di antiquariato, così come i laboratori direstauratori i quali, pur rappresentando a tutti gli effetti un’attività commerciale, sidifferenziano dagli altri soggetti per la funzione strumentale che svolgono al servizio deidiversi attori del sistema.Le fondazioni bancarie, i collezionisti e le imprese che investono parte del proprio utilenell'acquisto di beni storico-artistici, invece, sono i principali soggetti appartenenti allacategoria del settore privato che si rivolge all’acquisto di opere d’arte con la finalità dicostituire una collezione. Ciascuno di questi soggetti ha delle caratteristiche e delle finalitàdifferenti, che determinano diverse necessità rispetto alle attività di gestione e di salvaguardiada porre nei confronti dei beni che custodiscono. Per esempio, i bisogni di tutela di un'operad'arte inserita all'interno della collezione di un museo, che viene sottoposta, quindi, a unacontinua esposizione al pubblico, sono sicuramente differenti rispetto a quelli di un bene diproprietà di un soggetto privato che viene conservato all'interno di un caveau che lo proteggedalla maggior parte dei pericoli. Queste differenze comportano delle conseguenze rispettoalle coperture assicurative che possono essere applicate a tutela di un oggetto. Infatti, aseconda dell'uso che viene fatto di un bene, delle caratteristiche del luogo in cui esso vienecustodito, delle particolarità del contesto ambientale in cui esso è inserito, le clausolecontrattuali di una polizza assicurativa variano sensibilmente. Per questo motivo, lecompagnie assicurative devono provvedere a costruire delle polizze effettivamente adeguatealle condizioni richieste dal contraente e alle caratteristiche dei beni e delle metodologie di2

conservazione degli stessi, e a richiedere al cliente un importo che rappresenti il giustocompenso per le garanzie concesse.In ogni caso, il momento della sottoscrizione e dell’attivazione di una polizza assicurativa aprotezione dei beni che si intendono tutelare, rappresenta l’ultima fase di un complicatoprocesso di gestione di un istituto che intenda assicurare il proprio patrimonio dal possibileaccadimento di alcuni eventi. Il percorso che si conclude con la sottoscrizione di una polizzadeve prendere le proprie mosse da un lavoro meticoloso e attento di analisi dei rischi e diindividuazione degli effettivi bisogni di protezione che un determinato istituto detiene.L’assicurazione, nel caso particolare del ramo property, quello che si occupa cioè dei danni aibeni, è infatti un servizio in grado di risarcire economicamente il contraente per la perdita o laparziale distruzione di specifici oggetti a seguito di eventi imprevisti, che peròtendenzialmente non viene applicato universalmente a tutti gli oggetti di proprietàdell’assicurato e per tutte le categorie di rischi che potrebbero occorrere su di essi. Le polizzeassicurative sono provviste di un ambito di applicazione ben definito, i cui limiti sono sempremeticolosamente individuati attraverso le varie clausole contrattuali. Occorre infatti ricordareche un’impresa di assicurazione è un’azienda che vende un servizio sul mercato e che devepoter godere di un ritorno economico a compensazione dell’attività che svolge. Per questaragione, una polizza onnicomprensiva, in grado di prevedere una garanzia assicurativa acopertura di qualsiasi tipologia di rischio esistente, applicabile a qualunque oggetto diproprietà del contraente, potrebbe rappresentare un prodotto totalmente infruttuoso perl’impresa di assicurazione che lo offre. Senza contare che le Compagnie stesse sonosottoposte a una serie di rischi, soprattutto finanziari ed economici, che potrebberorappresentare una discriminante nella scelta di assumere i rischi che incombono su unacategoria di oggetti o meno.Nel settore particolare dell’arte, le questioni assicurative normalmente riscontrate in qualsiasiambito di attività vengono ulteriormente complicate dalla peculiarità degli oggetti stessi chedevono essere posti sotto copertura assicurativa. Le opere d’arte e gli oggetti da collezionesono dotati della particolare caratteristica dell’eccezionalità, la quale li rende unici einimitabili e determina così l’impossibilità di realizzare delle copie con il medesimo valoreartistico, culturale e quindi di conseguenza economico. Questa caratteristica peculiare èl’origine da cui deriva l’inestimabile valore che contraddistingue questa categoria di oggetti eche determina, di conseguenza, l’estrema complessità, intrinseca al settore delle assicurazionidi opere d’arte, nello stabilire un valore esatto del bene assicurato, e quindi una somma su cui3

attivare la copertura, e un adeguato compenso da richiedere al contraente sotto forma dipremio.Come già accennato, un processo efficace che permetta di giungere alla sottoscrizione di unapolizza assicurativa adeguata deve necessariamente prendere le mosse da un meticolosolavoro di risk analysis. Il soggetto che intende stipulare una polizza assicurativa a protezionedei beni che custodisce, a prescindere dalla categoria del sistema dell’arte di cui fa parte,deve essere in grado, attraverso un’attenta analisi delle caratteristiche del proprio istituto e deibeni in esso conservati, di comprendere in maniera completa i propri punti di forza e i propripunti deboli e di identificare di conseguenza le proprie necessità di protezione. Un processoefficace di analisi dei rischi deve essere svolto prendendo in considerazione tutte le possibilivariabili che possono avere un effetto sulla conservazione dei materiali da salvaguardare,applicando durante l’indagine una visione a tutto tondo in grado di focalizzarsi su tutti glielementi rilevanti per il rischio, a partire dall’ambiente in cui si trova l’istituto fino a giungerealle particolari caratteristiche di un singolo bene. Solitamente, per gli istituti di conservazionedi oggetti d’arte, si consiglia una visione che si concentri con precisione su tre contestidifferenti che riguardano l’istituto stesso: in primo luogo l’ambiente, inteso come il contestofisico che si trova nei pressi del fabbricato, poi il contenitore, cioè l’edificio e i locali di essoin cui i beni sono custoditi, e in ultima istanza il contenuto, cioè i beni stessi. Una voltaidentificate le caratteristiche riguardanti il livello di rischio a cui l’istituto è sottoposto, ènecessario, ai fini dell’individuazione delle coperture assicurative da applicare, effettuareun’analisi meticolosa degli effettivi bisogni di protezione delle opere custodite e dei pericoliper cui sarebbe auspicabile attivare una copertura assicurativa. A seconda delle caratteristichedegli oggetti conservati, delle metodologie di conservazione e dei rischi ambientali chegravano sull’istituto, vengono stabilite le garanzie assicurative necessarie, le quali sonopeculiari di un ente in particolare e non possono essere applicate indistintamente a qualsiasicontesto. Un’ultima fase di analisi che sarebbe proficuo effettuare prima dell’attivazione diuna polizza assicurativa è quella relativa all’individuazione dei rischi per i quali si reputirealmente necessario richiedere una copertura. È possibile, infatti, che un istituto ritenga chealcuni rischi individuati durante la fase di risk analysis non necessitino di una polizzaassicurativa, in quanto la loro probabilità di accadimento è particolarmente ridotta o per iquali è sufficiente attivare una serie di attività di prevenzione e salvaguardia che renderebbesuperflua una copertura assicurativa.Per evidenziare questa necessaria differenziazione delle coperture assicurative a seconda delsoggetto che le richiede, si sono descritti nel Capitolo 1 i diversi prodotti, suddivisi per4

settore, di un’azienda leader nell’assicurazione di opere d’arte e oggetti da collezione, AXAART. Come verrà ampiamente descritto all’interno dell’elaborato, la compagnia ha suddivisoi propri prodotti assicurativi secondo tre linee di business: la linea commerciale, dedicata agallerie, mercanti d’arte e restauratori, la linea istituzionale, per i musei e per le mostre, einfine la categoria dedicata ai privati, sia collezionisti sia aziende, che dispongono di unacollezione. Le diverse polizze sono state meticolosamente costruite analizzando attentamentele caratteristiche dei diversi soggetti richiedenti e le differenti necessità di protezione per i tresettori. In particolare sono stati individuati, per ciascuna categoria di soggetti, i bisogni ditutela derivanti dalle attività di gestione più comunemente svolte dagli enti: per esempio, ilsettore commerciale, le cui peculiarità sono la variabilità continua delle collezioni, lafrequente compravendita delle opere e le conseguenti operazioni di movimentazione dei beniacquistati o venduti, necessita di una polizza assicurativa in grado di garantire una coperturaflessibile che comprenda di volta in volta le diverse opere possedute all’interno della galleria.Per questo settore è inoltre presumibilmente fondamentale una copertura che possa estendersianche in caso di trasporto delle opere e di esposizione di queste al pubblico per il limitatoperiodo di tempo in cui esse si trovano all’interno della galleria. Il settore commerciale,inoltre, comprende al proprio interno anche i laboratori di restauro, in cui le opere transitanoper limitati intervalli di tempo: per il caso specifico di questi soggetti, la copertura deveessere in grado di applicarsi a tutte le opere che possono trovarsi nello stesso momentoall’interno del laboratorio e di considerare l’elevata variabilità nei valori economici di queste.Il settore istituzionale presenta, invece, all’impresa di assicurazione delle necessità di tutelaestremamente differenti: i musei dispongono, infatti, di collezioni che presentano una scarsavariabilità nel tempo. Le collezioni conservate all’interno di un museo rimangonogeneralmente composte sempre dalle stesse opere e vengono tutt’al più integrate con nuoveacquisizioni. Per queste ragioni, una polizza costruita per questo settore deve esserespecificatamente orientata alla protezione delle collezioni in maniera completa. Una coperturaassicurativa efficace per un’istituzione museale, però, deve poter comprendere anche unagaranzia sui beni nell’eventualità di prestiti di opere ad istituti esterni o di creazione diesposizioni in ubicazioni differenti rispetto alle sale del museo.Per quanto riguarda, infine, il settore privato, le polizze costruite per collezionisti e aziendedevono essere in grado di adattarsi in maniera semplice a tutte le possibili esigenze deiclienti. Questo settore è infatti quello che presenta la variabilità interna più elevata, e chepresenta le più disparate richieste alle imprese di assicurazioni.5

Si ritiene ora necessario analizzare il significato del termine collezione, per chiarire il sensocon cui esso viene frequentemente utilizzato all’interno di questo elaborato, e le originisociali e antropologiche che il fenomeno del collezionare detiene. Nella voce collezionedell'Enciclopedia Einaudi scritta da Krzysztof Pomian nel 1978 1 si descrive la collezionecome «ogni insieme di oggetti naturali o artificiali, mantenuti temporaneamente odefinitivamente fuori del circuito di attività economiche, soggetti a una protezione speciale inun luogo chiuso sistemato a tale scopo, ed esposti allo sguardo del pubblico». Le condizionistabilite da questa definizione vengono soddisfatte non soltanto dalle collezioni artistiche,storiche, o scientifiche custodite all'interno dei musei o costruite da cultori delle discipline,ma questa definizione può essere attribuita anche ad istituti di conservazione differenti, comearchivi e biblioteche. Gli archivi, infatti, vengono descritti da Pomian come istituti prepostialla raccolta, alla classificazione, alla conservazione, alla custodia e alla divulgazione didocumenti che, pur essendo stati privati della loro funzione e delle loro utilità pratiche,mantengono ancora delle caratteristiche che li rendono degni di essere preservati. L'autore,quindi, inserisce all'interno della definizione di collezione la sola categoria degli archivistorici, tralasciando la tipologia particolare degli archivi correnti, poiché essi mantengonoancora una funzionalità pratica e utile per gli istituti che li custodiscono. Questa distinzione,che verrà approfondita all’interno del Capitolo 2 di questo elaborato, è fondamentale percomprendere il modo in cui l’assicurazione a copertura di istituti di conservazione dimateriale archivistico funziona concretamente.Nella descrizione delle caratteristiche specifiche che gli oggetti che entrano a far parte di unacollezione detengono, Pomian individua però un paradosso. «Il paradosso è questo: da unaparte i pezzi da collezione sono mantenuti temporaneamente o definitivamente fuori delcircuito delle attività economiche, ma dall'altra essi sono sottoposti a una protezione speciale,sono cioè considerati oggetti preziosi. E lo sono, in effetti, poiché ciascuno di essicorrisponde a una somma di denaro. In breve, ed è qui il paradosso, essi hanno un valore discambio senza avere un valore d'uso. Come si potrebbe attribuire loro un valore d'uso, dalmomento che si comprano non per servirsene, ma per esporli allo sguardo?». Il senso di unacollezione è individuato dall’autore proprio grazie a questo paradosso: essa infatti rappresentaun insieme di oggetti che non detengono alcuna funzione pratica, se non quella di esserecustoditi ed esposti allo sguardo degli altri. Questo, secondo Pomian, può avvenire poichéessi detengono la capacità di connettere il mondo reale con una dimensione invisibile, che16POMIAN K., s.v. "Collezione", in Enciclopedia Einaudi, III, Torino, 1978, pp. 330 - 362.

può coincidere con un passato storico, con le leggi scientifiche della natura, o con laparticolare aura che viene costruita da una cultura intorno alla figura di un artista. Secondol’autore, inoltre, il valore di scambio che viene attribuito a questa categoria di oggettipotrebbe essere la diretta conseguenza di una specifica propensione ad accumulare e adifendere le proprietà conquistate tipica della natura umana, di un piacere estetico che derivadalla fruizione di questi beni e di una loro specifica capacità di suscitare riflessioni che lirende in grado di favorire la conoscenza storica, culturale e scientifica, o di un prestigio chederiva dal possederli. Qualunque sia la ragione che determina l’attribuzione di un valore discambio a opere d’arte e oggetti da collezione, gli esseri umani sono pronti a spendere dellefortune per appropriarsi di questi oggetti e a battersi per tentare di mantenere il proprio dirittodi guardarli.7

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Capitolo 1. L’assicurazione nel ramo fine artIl settore dei beni culturali presenta al mondo assicurativo a una serie di necessità nuove, percerti versi diverse dalle questioni normalmente affrontate negli al

l'utilizzo del software precedentemente presentato. L'obiettivo principale che si intende perseguire con la realizzazione di questa tesi è quello di stimolare una maggiore consapevolezza e una presa di coscienza nei confronti delle reali necessità di protezione di opere d'arte e di beni culturali e delle basilari attività di