L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO APPLICATA (ABA) E IL .

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L’ANALISI DEL COMPORTAMENTOAPPLICATA (ABA)EIL COMPORTAMENTO VERBALETiziana BossisCristina De CarluccioAnaliste del Comportamento5 C.D. Giugliano in Campania (Na)Gennaio - Aprile 20181

Argomenti del 22 Marzo 2018 Strumentidi valutazione Insegnamentolinguaggio in tutti i suoi operanti verbali Insegnamentoin DTT e NET Dal DTT Esempialla generalizzazione in NETe differenze fra insegnamento in DTT e in NET Primi insegnamenti Insegnamentia scuola2

STRUMENTI DIVALUTAZIONEVB-MAPPABLLS3

VB- MAPP del 2008tradotto nel 2012 in italiano(Vannini Editrice)Mark Sundberg4

STRUMENTI DIVALUTAZIONEIl VB-MAPP (Verbal Behavior Mapp) valuta 170 tappe evolutivefondamentali per lo sviluppo del linguaggio e delle abilità sociali neibambini con autismo o disturbo generalizzato dello sviluppo.Le tappe sono evolutivamente equilibrate e sequenziate, lungo trediversi livelli di sviluppo del bambino neurotipico: 0-18 mesi 18-30 mesi 30-48 mesi5

VB-MAPP16 areeLivello 1(0-18 mesi) Mand Tact Ascoltatore VP-MTS Gioco indipendente Comportamento socialegioco Imitazione Motoria Ecoico VocaleLivello 2(18-30 mesi) Mand Tact Ascoltatore VP-MTS Gioco indipendentee Comportamentosociale e gioco Imitazione Motoria Ecoico Ascoltatore RAFCC Intraverbale Routine di classe eabilità di gruppo Struttura linguisticaLivello 3(30-48 mesi) Mand Tact Ascoltatore VP-MTS Gioco indipendente Comportamento socialee gioco Lettura Scrittura Ascoltatore RAFCC Intraverbale Routine di classe e abilitàdi gruppo Struttura linguistica Matematica6

7

classificazione degli operanti verbali e).8

VB-MAPP2) fornisce una panoramica esaustivadelle competenze verbali di un bambinorispetto ai suoi coetanei neurotipici9

VB-MAPP3) permette la stesura di un progetto educativoindividualizzato (PEI), realizzato sulla base deipunti di forza e di debolezza dimostrati dalsingolo bambino10

to.11

VB-MAPPDue punti di forza: Barriere all’apprendimentoCollocazioneinsegnare educativapiùadeguataper12

BARRIEREALL’APPRENDIMENTO Comportamentiproblema Intraverbale defcitario Requisito di rispostaindebolisce MO Abilità sociali Controllo istruzionaledefcitarie Dipendenza dalrinforzo Mand deficitario Dipendenza daprompt Autostimolazione Tact deficitario Ecoico deficitario Scrolling Imitazione deficitaria Scanning deficitario VP-MTS deficitaria Ascoltatore deficitarioDiscriminazionecondizionaledeficitaria Articolazionedeficitaria C. ossessivocompulsivi C. iperattivoFallire a generalizzare Incapacità a stabilirecontatto oculare o Rinforzatori debolimantenere attenzione Difese sensoriale13

TRANSIZIONIPunteggi tappe evolutivefondamentali VB-MAPP Punteggi barriere VB-MAPP Mantenimento di nuove abilitàApprendimento in ambiente naturale Transfert senzatrainingComportamenti problema e controllo Adattabilità al cambiamentoeducativo Comportamenti spontanei Routine di classe e abilità di gruppo Autogestione del tempo libero Abilità sociale e gioco sociale Autonomie generali Lavoro scolastico indipendente Abilità ad utilizzare il bagno Generalizzazione Abilità di mangiare Gamma di rinforzatori Frequenzadelle acquisizione di abilità14

L’ ANALISI DEL COMPITOEIL MONITORAGGIO DELLEABILITÀ Possonofornire un orientamento e una guida per la stesura del curriculumdel programma di intervento Quali sonoi prerequisiti per raggiungere quella tappa evolutiva miliare?Per esempio per l’operante mand il bambino non fa richieste, ma indica o portal’adulto vicino ad un oggetto di suo interesse?.o ancora per l’operante tact nondenomina animali o oggetti di suo interesse, ma dice per esempio mamma?15

ABLLS del 2006tradotto in italiano nel 2011(Orma Editing)James Partington16

VB MAPPABLLS 170 pietre miliari 466 singole competenze 16 aree 25 aree Veloce somministrazione Lenta somministrazione Sequenza delle pietre miliarisegue lo sviluppo del bambinoneurotipico Sequenza delle competenze nonsegue lo sviluppo del bambinoneurotipico livelli di sviluppo si rifanno a treprecise fasce di età Non sono presenti competenzedivise per età Barriere all’apprendimento assenti Facilita stesura del PEI Non aiuta nella stesura del PEIRIADATTAMENTO DI MATERIALE DIVINCENT CARBONE17

VERBAL BEHAVIOR(SKINNER, 1957)COMPORTAMENTO VERBALE:Comportamento operante rinforzato attraverso lamediazione di un’altra persona.18

VERBALE non significaVOCALE!VerbaleNon-VerbaleVocaleNon- vocaleParlare o emettere emissione futura èdettata da come gli altririspondono.Scrivere, fare gesti, indicare,fare segni, usare figure/foto.Comportamenti non vocalilacui probabilità diemissione futura è e, Camminare,andarealemetteresuonicon lavoro, bere, raccoglierel’apparato vocale.fragole.F. Degli Espinosa,WS 1 BARI, 200919

FUNZIONI INDIPENDENTI DIUNA PAROLA Ogni parola va insegnata in ognioperante verbaleMAND TACT ECOICO INTRAVERBALE ASCOLTATORE 20

TUTTI I SIGNIFICATI DELLA PAROLA TARGET Vedo evoglio pane e lo dico o lo segno (MAND) Vedo edico pane (TACT) Sento panePANEe ripeto pane (ECOICO) Mi chiedono “Passami il“che cos’è”? E rispondo “pane” (INTRAVERBALE)pane” e consegno il pane (ASCOLTATORE/RICETTIVO) Leggi “pane”e leggo la parola “pane” (TESTUALE)21

E/EICHETTAMENTO)(IMITAZIONEVOCALE)In stato dideprivazioneIndicando ilbiberonBChiede“latte”COttiene latteAINTRAVERBALEASCOLTATORELa mammadice latte“La bimbabeve il.”“Prendi illatte dalfrigo”Dice “latte”Ripete“latte”“Latte”Prende illatte dalfrigo e lo dà“Sì, latte!”“Bravissima!”RicevesolleticoLa mammagli sorride22

INSEGNAMENTO DELLINGUAGGIOIN TUTTI I SUOI OPERANTIVERBALIINSEGNIAMO: risposte verbali specifiche legate alla motivazione del nostro studente (mand) risposte non verbali (ricettivo) risposte verbali identiche a ciò che è stato appena detto (ecoico) risposte verbali a stimoli non verbali dell'ambiente (tact) risposte verbali a ciò che è stato appena chiesto (intraverbali)23

TRAINNG DTT)GENERALIZZIONE24

PROCEDURE PERINSEGNAMENTOSTRUTTURATO (DTT)EFFICACE identificareil rinforzatore ruotare le attività, evitando di lavorare ablocchi usare l'apprendimento senza errori alternare risposte facili con risposte difficili aumentare gradualmente le difficoltà dellerisposte fare delle brevi pause tra un'attività e l'altra25

DAL DTT ALLAGENERALIZZAZIONE NETPer l'apprendimento dei bambini con autismo è necessario iniziare l'insegnamentoper prove distinte (DTT), ma proprio a causa della loro condizione questi bambinihanno difficoltà a generalizzare le abilità apprese, non riuscendo a trasferirle al difuori del contesto di insegnamento.Bisogna programmare un intervento che abbia come obiettivo il trasferimento (lageneralizzazione) di ciò che è stato appreso seduti al tavolino e di fronte aspecifici materiali didattici all'ambiente quotidiano naturale del nostro studente.26

DAL DTT ALLAGENERALIZZAZIONE NETIn NET l'insegnamento non è strutturato, ma è PIANIFICATO, questosignifica che l'adulto manipola la motivazione dello studente versodeterminati rinfozatori : peraumentare il numero delle richieste pergeneralizzare le risposte acquisite per“lavorare”in modo naturale su tutti gli operanti verbaliQuesto significa che dopo che tutti gli obiettivi sono stati raggiunti in DTTpossiamo passare ad un'attività in NET, avendo cura di scegliere un'attivitàdivertente, che offra molte possibili risposte, verbali e non verbali.27

ESEMPIO:dal DTT al NETPrima insegno in DTT, in tutti gli operanti verbali, i nomi degli animali della fattoria e dopofaccio giocare il bambino con i giochi della fattoria.Se il bambino durante il gioco con la fattoria tocca surichiesta gli animali li nomina ripetei loro nomi appena sentiti e rispondea quale fra loro fa quei versiallora possiamo avere la certezza che c'è stato un trasferimento in NET delle abilità acquisitein DTT, dunque possiamo affermare che sia avvenuta la generalizzazione di quelli specificitarget.28

ESEMPIO:dal DTT al NETMAND(RICHIESTE)TACT(DENOMINAZ.)MUSICA (delgioco dellafattoria)Dice “Mucca”INTRAVERBALE(Chi fa “qua qua”?)RICETTIVOTocca “gallo”(su richiesta)ECOICODì “Rana”“Papera”29

ESEMPIO di NET Iniziale B: Video T: Quale vuoi (mostrando due video) B: Indica Video Paperino T: Consegna la scatola chiusa, in modo che il bambino non possa aprirlo da solo B: Apri T: apre la scatola La scatola è vuota: il bambino guarda iltutor e la scatola B:video T: dammi video (incoraggia a prolungarela frase)B: dammi videoT: consegna il videoIl bambino inserisce il videoB: accendiT: tutor accende la televisioneT: sieditiIl bambino si siede ed inizia a guardare ilvideo. Il tutor lo ferma e indica sul video.T: che cos'è?B: “casa”T: che cos'è?B: “gatto”T: come fa il gatto?B: miaoB: “accendi”T: accendi il video (incoraggia aprolungare la frase)B: “accendi il video”T: riaccende il videoFrancesca Degli Espinosa, 200930

INSEGNAMENTONETDTTSessioni pocoSessioni altamentestrutturatestrutturate31

INSEGNAMENTONETDDTVelocità di insegnamentoRitmo di presentazione diè determinato dalloprove è stabilitostudente (come in unadal'insegnante.situazione di gioco).32

INSEGNAMENTONETDTTCondizione diApprendimentooperante liberoavviene per provedistinte33

INSEGNAMENTONETDDTAssenza di un ordineLa presentazione dellepredeterminato per laistruzioni è determinatapresentazione delleda una sequenza specificaistruzioni34

INSEGNAMENTONETDDTGli stimoli presentati siGli stimoli presentati nonbasano sulla motivazionesono correlati alladello studentemotivazione dellostudente35

INSEGNAMENTONETDDTGli stimoli presentati Gli stimoli targetdurante le prove divengono ripetutiinsegnamentofino alvariano spessoraggiungimento delcriterio36

INSEGNAMENTONETDDTI rinforzatori sonoNon c'è correlazionefunzionali alle rispostefunzionale tra le rispostedello studenteed i rinforzatori37

INSEGNAMENTONETDDT- Le contingenze diRisposte corrette omodellaggio sono menoapprossimazionirigidesuccessive sono rinforzate- Ogni vocalizzazione èspessorinforzata38

INSEGNAMENTONETDDTMinore necessità di utilizzareL'utilizzo di procedureprocedure specifiche per laspecifiche per lageneralizzazione, perché gligeneralizzazione è necessario,stimoli presentati, i rinforzatori perché gli stimoli, i rinforzatoried i prompts utilizzati sono già e i prompts non sono presentinaturalmente presentinegli ambienti naturali.nell'ambiente di insegamento39

DIFFERENZE TRA DTT E NETDTTNETSTIMOLI Scelto dall'istruttore ripetuto fino a criterioraggiunto(indipendentemente dallafunzionalità in ambientenaturale) Scelto dallo studente variabileINTERAZIONEIstruttore mostra lo stimolo,che non èfunzionale all'interazioneIstruttore e studenteinteragiscono/giocano con lostesso stimoloRISPOSTARinforzo dipendente darisposta corretta oapprossimazioneContingenza meno rigida,tentativi verbali ricevonorinforzoCONSEGUENZANon specifica all'interazioneRinforzatori edibili socialeContingenze naturali dirinforzo (poter giocare conl'attività) associati a rinforzosociale(tabella adattata da Sundberg &Partington, 1998)40

ESEMPI DI INSEGNAMENTODEL LINGUAGGIO INAMBIENTE NATURALE (NET)Insegnare al bambino : a richiedere vari giocattoli durante una sessione di giocolibero arichiedere vari alimenti al momento della merenda arispondere a domande mentre gioca ad "indovina chi?" gli avverbi di luogo mentre gioca con la casa delle bambolea completare le parole mancanti di una canzoncina che glipiace41

VIDEO NET Laurache gioca con il papà e la sorella conla palla (mand - palla) Laura al bagnetto (intraverbale) Laura girotondo (intraverbale) Laura con sorella (mand - palla) Laura poco prima di cena (mand - pane)(17 Gennaio 2018)42

PERCHE' insegnare illinguaggio in ambiente naturale? Perché l'apprendimento è basato sulla motivazione dello studentedunque è molto più rapido Perché l'apprendimento può essere condotto da chiunque (insegnanti,genitori, compagni) Perché l'insegnamento è associato a condizioni meno avversive, quindici sono minori possibilità di incorrere in comportamenti problema Perché le interazioni in ambiente naturale sono per natura semprediverse (come accade negli scambi verbali tra neurotipici) Perchénon serve utilizzare strategie specifiche per la generalizzazione,in quanto è l'ambiente stesso a favorirla e mantenerla nel tempo43

PRIMI INSEGNAMENTI:RICHIESTE E la COMUNICAZIONE delle RICHIESTE attraverso un training intensivo ela scelta dell'esatto sistema comunicativo per quello studente.Infatti se è possiede un buon ecoicoin caso contrario* CAA(Comunicazione Aumentativa Alternativa).insegniamo le richieste vocalisceglieremo un sistema di CAA*: insieme di segni, simboli e apparecchiature per lacompensazione parziale o totale, temporanea o permanente, di gravi difficoltànell'emissione di linguaggio parlato. Per esempio rientrano tra queste il linguaggio deisegni o le PECS.44

PANE (“ANE)COLORE (“COTITI”)PATATINA (“TINA”)LIBRO (“LIBO”)45

VIDEO MAND SEGNATOLAURABiscotto (14/12/2018) – Pane (23/12/18)46

PRIMI INSEGNAMENTI: COLLABORAZIONEUna volta che lo studente è motivato a stare con noi, (a pairingavvenuto), mentre iniziamo ad insegnare le richieste, cerchiamo diraggiungere, tramite il ritardo di consegna del rinforzatore, il controlloistruzionale,la COLLABORAZIONE del nostro studenteCOME?Organizzando centinaia di opportunità al giorno, in cui il rinforzatorerichiesto viene dato solo DOPO che lo studente ha eseguito una nostrasemplice istruzione, alla quale segue rinforzo immediato.47

PRIMI INSEGNAMENTIUna volta che lo studente ha ac

Il VB-MAPP (Verbal Behavior Mapp) valuta 170 tappe evolutive fondamentali per lo sviluppo del linguaggio e delle abilità sociali nei bambini con autismo o disturbo generalizzato dello sviluppo. Le tappe sono evolutivamente equilibrate e sequenziate, lungo tre diversi livelli di sviluppo del bambino neurotipico: 0-18 mesi 18-30 mesi 30-48 mesi 5 . VB-MAPP 16 aree Livello 1 (0-18 .