Il Caso Eataly - Lettere-old.uniroma2.it

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’AQUILADIPARTIMENTO INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL’INFORMAZIONE E DIECONOMIAIl caso EatalyBuongiovanni FedericaEquizi CristinaGutkin SandrineLalli GretaLanno IdaPace PatriziaPinori AntonioRomano AlessandroEconomics and Business Management and Services

INDICEAbstract. 3Capitolo 1 – La nascita di Eataly . 4La storia di Eataly . 4La struttura societaria . 14I rapporti di Eataly con i partners . 17La collaborazione con Slow-Food . 28Capitolo 2 - Analisi Dell’ambiente . 30L’idea innovativa tra GDO ed enogastronomia . 30Cenni normativi . 35Capitolo 3 – Analisi dei business . 38Mission E Vision . 38I Business Di Eataly . 39Distribuzione . 39Ristorazione . 44Didattica . 48Capitolo 4 – Le strategie . 56Strategie di crescita . 56Le Acquisizioni . 56L’internazionalizzazione . 57Il contenimento dei prezzi . 58Struttura Organizzativa . 62Le pratiche HR . 67Corporate social responsability in Eataly . 69Capitolo 5 – Il marketing di Eataly . 71Il prodotto . 74Il prezzo . 79La distribuzione . 81La comunicazione . 82Conclusioni . 90Scenario Planning. 90Bibliografia . 93Sitografia. 942

AbstractEataly has been founded by Oscar Farinetti in 2007, the father of the historical domesticappliances chain: Unieuro. Eataly is a high-end Italian food market/mall chain. The goalof Eataly is to choose quality products and also to pay attention to the origin andprocessing of raw materials. Eataly offers the best crafts products at an affordable price.The company wants to create a direct relationship between the producers and the finaldistributors.The philosophy adopted by Eataly is in double. First the offer’s products must be eitherin a form of distribution or in a form of opportunities of catering. The second is basedon the didactic: cooking course, tastings, course on the correct preservation of foods anddidactic for the children. One of the most important idea of the company is: "To eat wellhelps to live better".Eataly has also close partnership with Slow Food which acts as a strategic advisor forEataly, with the duty to control and verify if the quality of the products is alwaysbelongs to the promises of the company.To buy in Eataly is EASY, SAFE and TASTY-It is EASY because you can choose from hundreds of high-quality productsIt is SAFE because the products have been selected with an advisor ofexception: Slow FoodAnd it’s TASTY is because life is not just a duty but also pleasures. If the peoplefeel the satisfaction while they taste a products it means that they will not stop togive themselves this wonderful opportunity!In the following pages, we will speak about the analysis of the environment of thecompany. And explain how Eataly became this company in constant development, interms of business, missions and vision, strategies, organizational structure, socialresponsibility, and marketing (products, price, distribution and communication).3

Capitolo 1 – La nascita di EatalyLa storia di EatalyPrima di EatalyIl 27 gennaio 2007, Eataly apre le porte del suo primo punto vendita nell’antico OpificioCarpano, a due passi dal Lingotto di Torino. L’apertura del supermercato di Torinosegna il punto di partenza dell’avventura imprenditoriale di Eataly ad opera di OscarFarinetti.La vita del fondatore di Eataly è raccontata nei dettagli in un libro dai toni quasiagiografici recentemente pubblicato da Anna Sartorio (1998). La carriera diimprenditore di Oscar Farinetti comincia relativamente presto. Nel 1978, a soli 23 anni,il giovane Oscar comincia a lavorare nel supermercato di famiglia Unieuro Marketaperto appena due anni prima in un frazione di Alba. Il padre gli affida la gestione delpiccolo reparto elettrodomestici. Dopo tre anni, nel 1982, in cerca di economie di scalae soprattutto di un maggior peso contrattuale con i fornitori, Oscar Farinetti apre altridue altri piccoli negozi di elettrodomestici a Fossano e a Mondovì.Un anno dopo, Unieuro Market si rilancia passando da 1.500 a 4.000 metri quadrati eadottando risolutamente la formula dell’ipermercato (grandi superfici per gli acquisti eper parcheggio e prezzi relativamente bassi). Qualche anno dopo, altri due negozi dielettrodomestici si aggiungono al gruppo. Nel 2001, Oscar Farinetti decide di dareinizio a un lungo processo di cessione che si completerà tre anni dopo con la vendita diUniEuro al gigante dell’elettronica inglese Dixons.La genesi di EatalyDalle risorse ricavate dalla cessione di UniEuro e dall’esperienza ricavata dalla suagestione, nasce il progetto imprenditoriale di Eataly. L’idea di un supermercato dedicatoall’eccellenza eno-gastromica italiana, sul modello dei reparti alimentari dei grandidepartment store europei, ma destinato a un pubblico meno elitario era maturata nelleintenzioni di Oscar Farinetti già nell’inverno del 2002. Secondo quanto riportato daAnna Sartorio (1998), Farinetti abbozza la pianta del primo supermercato Eataly l’11novembre 2002, mentre attende dal notaio la firma della cessione di UniEuro.4

Il disegno mostra come alcuni degli elementi chiave del progetto Eataly (il nome, lanetta separazione dei reparti, la combinazione di vendita a libero servizio e ristorazione)fossero chiaramente definiti già nell’autunno del 2002. È tuttavia solo dal luglio 2003(termine del suo impegno come amministratore delegato di UniEuro) che OscarFarinetti comincia a dedicarsi a tempo pieno alla sua nuova creatura. La messa a puntodel meccanismo di Eataly si rivela da subito più complessa del previsto. Il lancio delprimo punto vendita, inizialmente previsto per la primavera del 2004, viene rimandandomolte volte fino al gennaio 2007. Un riferimento all’incertezza della data di apertura sitrova perfino nelle pagine pubblicitarie per l’apertura del supermercato di Torino:5

La sede di Eataly TorinoLa scelta della prima sede della catena Eataly ha ovviamente un’importanza capitale. Laprima apertura è destinata ad essere il centro nevralgico del sistema distributivo ecommerciale e ha il compito di provare sul campo la fattibilità delle intuizioni diFarinetti. Per quanto riguarda la città, la scelta cade inevitabilmente su Torino, dasempre la città di riferimento per Oscar Farinetti e Slow Food (entrambi originari diBra). Occorre tuttavia trovare a Torino un luogo adatto.6

La sede scelta è lo stabilimento della Carpano.L'edificio rispetta tutte le caratteristiche di una buona location commerciale: grandisuperfici (11.400 mq), vicinanza di importanti arterie automobilistiche, disponibilità diparcheggi.Lo stabilimento Carpano è posizionato in un area molto frequentata e molto favorevoledal punto di vista commerciale, non troppo lontana dalla stazione e dal centro della cittàe adiacente all’enorme centro commerciale 8 Gallery e alla Fiera di Torino, entrambiospitati dal grande edificio del Lingotto.Eataly MilanoInaugurato nell’autunno del 2007, vale a dire una decina di mesi dopo il punto venditadi Torino, il punto vendita di Milano rappresenta una sorta di Eataly in miniatura. Glistessi banner pubblicati sul sito del progetto Eataly chiariscono che si tratta di “unapiccola bottega di prodotti selezionati”.7

Eataly TokyoPer lungo tempo nel quartier generale di Eataly si dava per scontato che la primaapertura internazionale della catena sarebbe stata New York. Invece, mentre difficoltànel trovare la location adatta per l’apertura nella Grande Mela hanno obbligato arimandare lo sbarco negli Stati Uniti, il progetto di portare Eataly nella capitale dellagastronomia asiatica ha trovato una realizzazione decisamente più rapida. Talmenterapida che Eataly Tokyo ha aperto le porte nel settembre 2007 appena sei mesi dopoTorino e prima degli altri punti vendita Italiani.La formula di Eataly Tokyo si differenzia profondamente da quella delle altre aperturedella catena. Mentre in Italia, Eataly ambisce a competere direttamente con la grande8

distribuzione organizzata, all’estero, Eataly non può che posizionarsi nel segmento delladistribuzione specializzata in cibi etnici. Replicare all’estero la formula di Eataly Torinovorrebbe dire impegnarsi a distribuire le eccellenze gastronomiche locali, del paese omeglio ancora della regione in cui è collocata l’apertura estera. Questo evidentementenon è possibile: Eataly non dispone delle competenze necessarie a selezionare e gestire ipiccoli produttori alimentari giapponesi. Nemmeno Slow Food, nonostante la reteinternazionale di contatti di cui può disporre, sarebbe credibile in questo ruolo. Solo unacatena giapponese potrebbe replicare la formula di Eataly.Nelle aperture internazionali, Eataly avrà per forza un equilibrio diverso.Perché In Italia, Eataly è un posto in cui si può fare la spesa quotidiana, in cui si trovanole cose che ci sono anche negli altri supermercati, ma con una qualità decisamentesuperiore. All’estero invece, Eataly rappresenta l’Italia. Non può essere il supermercatodove si fa la spesa tutti i giorni. Sarà invece un posto dove si trova l’eccellenza dellagastronomia italiana, il posto fare acquisti voluttuosi e soprattutto il posto dovemangiare fuori.Eataly BolognaIl quarto punto vendita della catena Eataly ha aperto i battenti nel cuore di Bologna (adue passi dalla centralissima piazza Maggiore) nel dicembre 2008 (cioè a quasi due annidall’apertura di Torino). Il punto vendita di Bologna assomiglia per molti versi a quellodi Milano, anche se la sua formula è decisamente più ambiziosa.9

Eataly PinaroloInaugurata nel settembre del 2009, l’apertura di Pinarolo ha colto di sorpresa un po’tutti. In effetti, Pinarolo si trova nella periferia sud di Torino a una trentina di kilometriappena dal supermercato capofila della catena. La motivazione di questa apertura, il cuibacino di pubblico si sovrappone evidentemente con quello di Eataly Torino, è tatticapiù che strategica.Eataly AstiFin dagli inizi dell’avventura di Eataly, una possibile fonte valorizzazione del progettoera stata individuata nella possibilità di realizzare alcune piccole aperture in franchising,all’interno di grandi magazzini o altre strutture commerciali. Per il momento, taleprogetto sembra essersi realizzato solo a metà: Eataly ha aperto doversi angoli venditaall’interno di altri negozi (Milano, Bologna, Tokyo Nihonbashi), ma ha gestitodirettamente tutte queste aperture.Inaugurato nel dicembre 2009, Eataly Asti è dunque l’unico caso di negozio Eataly infranchising. La gestione è, infatti, affidata alla società Tuit di Stefano Ferrando e daLuca Zecchin il cui investimento ammonta a tre milioni di euro. Grande parte di questoinvestimento è servito all’acquisizione e alla ristrutturazione della sede del negozio.Eataly Asti è infatti ospitata nell’ex-ristorante La perla a due passi dalla centralissimapiazza Alfieri.10

Eataly New YorkIl 30 agosto del 2010 viene inaugurato sulla Quinta Strada il megastore dei gustiitaliani: otto ristoranti, vineria, forno, pasticceria, mozzarella fresca fatta al momento ecorsi di cucina tenuti da chef-star.In un palazzo di fine Ottocento, alto 15 piani, posizionato tra la 23esima e la 24esimastrada, Eataly New York occupa da solo un intero isolato. Con affaccio su Madison11

Square e sguardo sul Flatiron Building, il famoso grattacielo a forma di ferro da stiro, lanuova creazione di Farinetti si trova nel cuore del Flatiron District, tra la Down Town diChelsea e Greenwich e la zona turistica di Time Square. Sui suoi settemila metriquadrati, un bar-caffè Lavazza, l’agrogelateria, la pasticceria, l'angolo dove lamozzarella viene fatta a mano sotto gli occhi dei clienti (i ragazzi che la preparano sisono formati direttamente in Italia), 8 ristoranti monotematici dedicati a carne, pesce,salumi, pasta, pizza, verdura, formaggi e frutti di mare. E sul rooftop una birreriavineria che fa le ore piccole.Gli scaffali sono stracolmi di pasta di Gragnano, pelati San Marzano, biscotti,cioccolato Novi, marmellate, olio extravergine, acque e vini. Insomma, un viaggio nonsolo nel cibo, ma anche nella storia e nell’identità italiane. Non a caso all’interno delmegastore vi si trova anche un punto Alpitour, dove poter prenotare un viaggio neiluoghi di origine di tutte le meraviglie per il palato che Eataly propone ai newyorkesi oiscriversi a uno dei corsi di cucina tenuti da Lidia Bastianich, star dei programmi dicucina della tv americana.Eataly RomaIl negozio di cibo più grande al mondo, il tempio del made in Italy enogastronomico:questo è Eataly Roma.Dove nasce:Fabbricato su progetto di Julio Lafuente e inaugurato per i mondiali di calcio “Italia‘90”, doveva servire come terminal per l’aeroporto di Fiumicino.L’opera è di una bellezza straordinaria e ben rappresentata la visione artistica epostmoderna di Lafuente.12

Dopo varie vicissitudini e alcuni tentativi di riutilizzo, l’immobile resta sostanzialmentevuoto e inutilizzato per 20 anni. Ora la ristrutturazione di Eataly ha ridonato vita aquesta splendida opera. Le monumentali facciate sono rimaste intatte e originali, mentreall’interno hanno preso vita quattro piani in modo da portare l’edificio ad esserecompatibile con un’attività imprenditoriale che dia lavoro a molte persone, che possastare in piedi con il conto economico e che riqualifichi il quartiere.Uno dei compiti di Eataly è anche questo: ridare vita a immobili di pregio dimenticati.Come già è avvenuto a Torino (ex fabbrica Carpano), a Bologna (ex cinemaAmbasciatori) e a Genova (Terrazza di Palazzo Millo).Eataly Roma si sviluppa su una superficie di 17.000 mq, al suo interno ci sono 23luoghi di ristoro, 40 aree didattiche, 8 aule per i corsi, 14.000 prodotti in vendita, 500collaboratori, 8 luoghi di produzione a vista, 2 sale riunioni, 1 area expo, 1 centrocongressi. 'Eataly a Roma - ha annunciato Farinetti - e' dedicato alla bellezzadell'agroalimentare, in particolare alla cucina figurativa, con il pesce che conserva laforma di pesce, e una bistecca che si riconosce in quanto tale. Ma il 2012 a Roma e' quidedicato a Modigliani e alla grande musica italiana: si mangia la pizza ascoltando unaouverture di Rossini''''Qui c'e' tanto Lazio, c'e' tanta tradizione gastronomica romana e anche un'osteriadedicata alla capitale. Non siamo per i piccoli numeri - ha sottolineato ancora l'ideatoredi Eataly - vogliamo dare da mangiare a tanti.Il resto e' sperimentazione, voglia di combattere gli sprechi a tavola e tutelare labiodiversità.Il gusto e la bellezza - ha concluso Farinetti - salveranno l'Italia''.13

La struttura societariaOscar Farinetti in fondo “non ha che” preso spunto dai reparti alimentari dei grandidepartment stores europei, vedasi i vari modelli di Fortnum&Mason sparsi tra Londra,Parigi, Madrid. Eppure ci ha messo dentro idee assolutamente innovative di modelloeconomico e culturale vincente, ha messo quel “qualcosa in più” dell’artedell’arrangiarsi tipicamente italiana. Una volta scelti i prodotti con il supporto deimigliori specialisti e studiosi del settore, ha studiato l’acquisizione di alcune filiereproduttive e definito la struttura societaria. Oscar Farinetti ha infatti puntatosull’esperienza e la professionalità di Slow Food; si è garantito il rifornimento dellecategorie merceologiche chiave (acqua, pasta, pane, vino, birra, salumi, formaggi); si èaffidato a soggetti con una profonda conoscenza della distribuzione alimentare(partnership con le cooperative Coop).Una volta individuato Slow Food come partner capace di fornire ad Eataly lacompetenza enogastronomica (in particolare l’associazione svolge il ruolo di consulentestrategico con il compito di controllare e verificare che la qualità dei prodotti propostisia sempre all’altezza delle promesse), Oscar Farinetti si mette alla ricerca di altri soci alfine di assicurare al suo progetto sostegno finanziario ed esperienza del settore delladistribuzione alimentare. Nel momento in cui la rete di Eataly crescerà e comincerà adespandersi in Italia e all’estero, nuove alleanze strategiche diventeranno cruciali, mal’unico socio che Farinetti decide di associare fin da subito all’avventura di Eataly èLuca Baffigo Filangieri, marito di Elisa Miroglio, erede del gruppo tessile Miroglio.Farinetti è già socio dei Miroglio nella distilleria Montanaro e, con la cessione del 20%di Eataly Srl a Luca Baffigo Filangieri, viene sigillata la collaborazione tra i due gruppi.Più pressante è invece la necessità di assicurarsi un partner attivo nel settore delladistribuzione alimentare. Sebbene disponga un’esperienza importante nel settore deglielettrodomestici e della piccola elettronica, Farinetti si rende rapidamente conto che ilmercato della distribuzione alimentare è caratterizzato da dinamiche del tutto specifiche.La logistica di merci a rapida deperibilità, la competizione in un mercato fortementestrutturato, la necessità di rispondere ai bisogni primari dei consumatori, tutti questielementi e molti altri ancora spingono Oscar Farinetti alla ricerca di una partnership conuna catena attiva nella GDO alimentare.La scelta cade quasi inevitabilmente su Coop. Molte sono le ragioni che determinanol’esistenza di un’affinità elettiva tra Eataly e Coop.14

Innanzitutto, Coop rappresenta il primo gruppo della grande distribuzione alimentareItaliana. Secondo il rapporto Deloitte 2007, il gruppo Coop si posiziona al 52esimoposto della classifica della distribuzione mondiale, con un fatturato di oltre quindicimiliardi di dollari nel 2007 (Conad è al 77esimo posto con poco più di 11 miliardi,Esselunga è al 121esimo con 6,8 miliardi, Pam al 227esimo posto con 3,4 miliardi). PerEataly, Coop rappresenta dunque un alleato più che solido e per Coop, Eatalyrappresenta un investimento importante in termini di visibilità e prestigio, ma in nessuncaso un possibile competitor.Inoltre, da alcuni anni Coop ha stabilito una solida collaborazione con Slow Food nelrecupero delle tradizioni gastronomiche italiane. In particolare, le cooperative asalvaguardiadell’agrobiodiversità tradizionale della Fondazione Biodiversità di Slow Food.Nonostante le molte complementarietà, la partnership con Coop procede con difficoltà.Coop Italia (la capofila del gruppo Coop) declina l’invito ad associarsi all’avventuraEataly e Oscar Farinetti è costretto a rivolgersi piuttosto alle cooperative regionali. Allafine, sono tre le cooperative che finiscono per accettare l’invito di Farinetti: CoopAdriatica, Coop Liguria e Novacoop Piemonte. Insieme le tre cooperative acquistanouna quota del 40% della nuova società Eataly Distribuzione (13,3% ciascuna). Idirettori delle tre cooperative entrano inoltre nel consiglio di amministrazione dellasocietà. Il restante 60% di Eataly Distribuzione è invece controllato da Eataly s.r.l(società detenuta all’80% da Oscar Farinetti e al 20% da Luca Baffigo). Grazieall’accordo con le cooperative Coop, Eataly ottiene non soltanto un’importanteiniezione di capitali, ma anche un contributo decisivo nella gestione della logistica. Peraiutare Eataly nella messa a punto del primo punto vendita, Coop Adriatica mette adisposizione Marco Liera, ingegnere gestionale ed esperto nell’apertura di supermercati.È insieme a Liera che Farinetti perfeziona il meccanismo di Eataly e ne definisce lalogistica.Per riassumere quanto, la struttura societaria del progetto Eataly può essererappresentata con lo schema seguente (per facilitare la lettura la quota percentualedetenuta da Eataly s.r.l. delle sue società produttive è stata spostata dalla linea allacasella corrispondente).15

La struttura societaria del progetto Eataly “2011”16

I rapporti di Eataly con i partnersI sistemi di cottura Arclinea: è un impresa che produce mobili da cucina. L'azienda nasce nel 1925.La missione di Arclinea è armonizzare creatività e tecnologia, convivialità efunzionalità, attraverso soluzioni innovative per ambienti che migliorano laqualità della vita dell'uomo.La collaborazione tra Arclinea e Eataly, nasce e si sviluppa nella volontà dipromuovere e diffondere il Made in Italy nell'ottica della qualità e secondo unavisione creativa capace di far dialogare insieme tradizione ed innovazione, concoerenza, rigore, armonia. Il progetto appartiene ad Arclinea Design CookingSchool, la "rete" di scuole di cucina firmate dal design Arclinea. Nello spaziodedicato alla scuola di cucina di Eataly Roma, 5 grandi isole sono predisposteper il lavoro. Con la cantina refrigerante 'Vina', Arclinea, arreda inoltre duediverse aree dello store dedicate alla degustazione vini: la Sala ViniDegustazione e la Sala Vini Ristorante. Electrolux : è una multinazionale svedese con sede a Stoccolma ed è stato il piùgrande produttore al mondo di elettrodomestici per la casa e per usoprofessionale. È un fornitore globale di attrezzature per la ristorazione el’ospitalità.Eataly ha scelto Electrolux perchè è una garanzia di eccellenza nella qualità.Forni e frigoriferi Electrolux sono ottimali e soddisfanno tutte le esigenze dellacultura gastronomica di Eataly. Tutti i ristoranti tematici e cucine di Eataly sonorealizzate da Electrolux Professional.17

L’illuminazione Luce Plan: è stata costituita nel 1978 e consolida l'idea di tre architetti. Ilconcetto di Luceplan è quello di creare e produrre illuminazione interna edesterna per migliorare la qualità della vita. Ha prodotti innovativi che vivonofino a tre cose: la qualità, la bellezza e l'efficacia.Luceplan fa parte di Eataly Roma, il progetto dell'illuminazione, sviluppato incollaborazione con Philips Italia, combina risparmio energetico, funzionalità,soluzioni ad alta efficienza e design per soddisfare le specifiche esigenze del piùgrande spazio dedicato alla qualità del cibo italiano. Ristoranti, aree didatticoemozionali, negozi e sale congressi sono illuminate dalle icone Luceplan, chevalorizzano il ruolo della luce come componente essenziale dell'identità dellostore, mantenendo la coerenza tra la qualità dell'offerta gastronomica e l'impattoscenografico di grande valore. Philips: è una società diversificata nel campo della salute e del benessere il cuiobiettivo è migliorare la vita dei consumatori con le sue continue innovazioninel campo dell’Healthcare, del Consumer Lifestyle e dell’Illuminazione. Hacirca 116.000 dipendenti in oltre 100 paesi in tutto il mondo.La combinazione delle ultime soluzioni ad alta efficienza e funzionalità diPhilips abbinate al gusto del design tutto “Made in Italy” di Luceplan, hannopermesso di realizzare un progetto di alta qualità capace di soddisfare lespecifiche esigenze. Oscar Farinetti ha commento : “Per Eataly l’innovazione èsempre stata un valore e abbiamo voluto usare la luce di ultima generazione pervalorizzare al meglio la bellezza della grande offerta agroalimentare italiana.Una luce che non solo garantisse le prestazioni più avanzate, ma cheprivilegiasse il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale”.18

L’audio Bose : è una compagnia di elettronica fondata nel 1964. La Bose mantiene unimpegno costante nella ricerca. Dedica ad identificare le cose che sono in gradodi migliorare la vita quotidiana di ogni persona.In Roma, tutto l’impianto acustico è stato progettato dalla Bose. Eataly vuolecreare un’armonia nei negozi.Gli schermi di comunicazione Samsung: è una multinazionale sudcoreana fondata nel 1938, tra i maggioriproduttori mondiali nel settore dell'elettronica di consumo e deglielettrodomestici. Samsung è diventata una delle principali società di elettronicadel mondo, specializzandosi nell'offerta di supporti e apparecchi digitali,semiconduttori, dispositivi di memoria e integrazione di sistemi. Oggi i prodottie i processi di Samsung, tutti innovativi e di qualità superiore, sono riconosciutia livello globale.Samsung fornisce tutti gli schermi di comunicazione dei negozi di Eataly. Mal’applicazione Eataly è disponibile all’interno del Samsung Apps per 2,99 .19

Gli arredi Kartell : è un'azienda italiana fondata nel 1949 a Noviglio, in provincia diMilano, che produce mobili e oggetti di disegno industriale ricercato in plastica.La particolarità di Kartell è l'utilizzo della plastica in arredamento in un mododel tutto originale e con l'uso di tecnologie di lavorazione tradizionalmente usatein altri settori industriali. I prodotti Kartell sono totalmente prodotti in Italia,anche se il maggiore mercato di vendita è costituito dagli Stati Uniti.Nei ristoranti in Roma, si trova tutte le siede in plastica di Kartell. Costa Group : è un azienda specializzata nell’arredamento. Caratteristicafondamentale dell’azienda è la totale progettazione e realizzazione del locale insede: dallo studio del format alla simulazione presso la fabbrica per arrivare almontaggio del locale, e all’assistenza successiva al cliente. Il tutto nasce dastabilimenti immersi nel verde e dal verde Costa Group riceve energia percomunicare.Costa Group ha raccontata la bellezza di Eataly Roma negli arredi costruiti per 4piani, 17 mila metri quadrati di alta qualità. Una partnership che prosegue neglianni perchè, come ha comento Nicola Farinetti «nessuno come Costa Group è ingrado di realizzare “no-format” come Eataly. La necessità di avere partnercreativi e flessibili, capaci di realizzare cose bellissime ma pronti a cambiarenuovamente tutto sul prossimo negozio. Con Costa Group questo è possibile».20

Lisart: è un azienda che lavora nel settore dell’arredamento. È stata creata 13anni fa. SchönhuberFranchi : è una società di arredamenti, i suoi business sono lapianificazione esterna, dei tavoli, del design dei mobili e di attrezzatura tecnica.La collezione dei prodotti va da calici di cristallo all’arredi interni ed esterni, maanche le attrezzature tecniche per soddisfare le crescenti esigenze di unastruttura ricettiva, sia in cucina, ricezione, lavanderia o sale conferenze.In Torino, SchönhuberFranchi ha creato il ristorante dei Presidi e dei Vini,presenta una location assolutamente unica all'interno di un "supermercato".Nella sala da pranzo, ci sono pochi tavoli ampi e molto distanziati, cheassicurano una privacy corretta, corredati da comodissime poltroncine. Larealizzazione è realizzata con porcellane SchönhuberFranchi e cristallerieSpiegelau. Ha anche fatto la cantina che ospita ben 26.000 bottiglie. Intrac: opera nel settore dell’arredamento della piccola, media, grandedistribuzione. La produzione spazia dalle scaffalature commerciali per ogniindirizzo merceologico, sia per punti vendita specializzati che non, ai banchicassa tradizionali e dedicati. Nasce come marchio nel 1997. Gli impianti per lalavorazione della lamiera sono di concezione avanzata, le linee di stampaggio eprofilatura sono tra le più moderne presenti sul mercato, e l’impianto diverniciatura a polveri epossidiche risponde alle più rigide normative di sicurezzaambientale. La gamma di prodotti è ampia e variegata, studiata nel dettaglio perpersonalizzare l’offerta e rispondere ad ogni tipo di esigenza del cliente.21

Elettrodomesti

Eataly has been founded by Oscar Farinetti in 2007, the father of the historical domestic appliances chain: Unieuro. Eataly is a high-end Italian food market/mall chain. . in a form of distribution or in a form of opportunities of catering. The second is based on the didactic: cooking course, tastings, course on the correct preservation of .